Pubblicato il: 19/11/2015   

Cari Concittadini,

 

il prossimo 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea delle Nazioni Unite scegliendo, come data, l’anniversario di un tragico evento accaduto nel 1960 nella Repubblica Dominicana.

Nel 2014 l’Amministrazione Comunale, aderendo ad analoghe iniziative in tutto il mondo, aveva rivolto ai dipendenti del Comune l’invito ad indossare, nella settimana di tale ricorrenza, qualcosa di rosso. E di rosso era stato ornato il palazzo comunale di piazza Martiri della Libertà.

Quest’anno desideriamo estendere all’intera cittadinanza un simile appello.

Nella nostra società il tema della parità di genere, delle pari opportunità nonché dei diritti civili in generale, di fatto strettamente collegato a quello richiamato dalla giornata del 25 novembre, viene ripreso e promosso sia in ambito pubblico che privato.

Tutto ciò può bastare a sconfiggere l’atroce realtà della violenza contro le donne? Le cronache e le statistiche sembrano dire purtroppo il contrario perché sfuggenti, complesse e a volte subdole sono le manifestazioni di questa autentico segnale di barbarie e di arretratezza civile: non solo violenza fisica o psicologica, ma anche atteggiamenti che denotano mancanza di rispetto o intolleranza, indifferenza, noncuranza.

Chi chiude gli occhi e gira il volto di fronte a questi mali chiude gli occhi di fronte alla sua stessa immagine riflessa e volta le spalle alla propria coscienza. Non esiste una gerarchia, e soprattutto non esiste una “gerarchia di genere”, nei diritti umani riconosciuti essenziali e incomprimibili.

Indossare qualcosa di rosso è un gesto semplice che può tuttavia tramutarsi in una dirompente e incoraggiante esaltazione della vita stessa se tutti insieme, negli stessi giorni, uniamo le nostre forze e le nostre passioni civili.

Vale la pena sottolineare che una simile ricorrenza non ha alcuna connotazione politica né ideologica ma solo una ineludibile legittimazione costituzionale: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3 della nostra Costituzione).

Grazie in anticipo a coloro che vorranno aderire a questa iniziativa.

 

Edoardo Mazza – Sindaco di Seregno

Ilaria Anna Cerqua - Assessore alle politiche sociali, educative, istruzione, famiglia, pari opportunità, innovazione digitale