Pubblicato il: 24/05/2017   
Il contest organizzato dall’Assessorato alle Politiche Educative rivolto agli studenti di classe terza della scuola media, al fine di svolgere una riflessione ed un confronto sui «principi della legalità».

Il concorso ha visto la partecipazione di quattro scuole secondarie di primo grado: «Mercalli -Istituto Comprensivo Rodari» (4 classi), «Don Milani - Istituto Comprensivo Stoppani» (8 classi),  «Manzoni - Istituto Comprensivo Moro» (2 classi) e la Scuola parrocchiale «Sant’Ambrogio» (1 classe).

La premiazione è avvenuta il 23 maggio, in concomitanza della ricorrenza, presso la Sala di rappresentanza di Palazzo Comunale Caponaghi-Landriani, alla presenza del Sindaco Edoardo Mazza, dell’Assessore alle Politiche Educative,  Istruzione e Innovazione Digitale Ilaria Anna Cerqua, del Presidente di Gelsia Francesco Giordano (sponsor del concorso), Dirigente Scolastisco e Presidente Interambito Istituti Scolastici Provincia Monza e Brianza Guido Garlati  e Nino Stillittano, già dirigente scolastico di un Istituto cittadino, quali componenti della Giuria insieme ad alcuni giornalisti.

I premiati:

Primo premio assoluto: “Miglior corrispondenza al tema richiesto”  Caterina Sironi (sc. Manzoni)

Premi  ”Capacità di veicolare un messaggio culturalmente rilevante”  Vittoria Monguzzi (sc. Don Milani) e Eleonora Misantone ( sc. Don Milani)

Premi “Conoscenza – approfondimento della materia” Giada Sartor (sc. Mercalli) e Ludovica Merante Critelli (sc. S. Ambrogio)

Premio “Qualità e correttezza lessicale e linguistica” Michela Frigerio (sc. Manzoni) 

Hanno superato la prima selezione all'interno della propria classe,  segnalati dai docenti come i migliori, anche i seguenti studenti: Aurora Cardea (sc. Mercalli), Aurora Grassi (sc. Mercalli), Erika Luca (sc. Don Milani), Francesca Dell’Orto (sc. Don Milani), Gaia Paladini (sc. Mercalli), Matteo Rumbolo (sc. Don Milani), Riccardo Galimberti (sc. Don Milani), Samuele Pelagotti (sc. Don Milani), Sofia Sirtori (sc. Don Milani)                            

Al primo premio assoluto è stata riconosciuta la somma di euro 100, mentre agli altri cinque premiati l’importo di euro 80, oltre ad un attestato e un omaggio che sono stati riconosciuti a tutti gli studenti i cui elaborati sono stati vagliati dalla Giuria.

Ecco la traccia proposta agli studenti:

 

 «Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili...se ciò si radica saldamente nelle coscienze e nella cultura degli adolescenti e dei giovani, essa potrà acquisire caratteristiche di duratura efficienza all'incalzare temibile del fenomeno criminale". Sempre più spesso ci imbattiamo in fenomeni di piccola e grande criminalità: bullismo, droga, violenza, furto, danneggiamento, organizzazioni di stampo mafioso. Credere nella legalità vuol dire in primo luogo praticarla: le regole non devono essere vissute come comportamenti obbligatori, ma sentite con consapevolezza e partecipazione. Si operino riflessioni al riguardo e si argomenti intorno ai concetti di "rettitudine" e di "legalitarismo"».